Lunedì 12 maggio 2014
Vita, gioia e Festa degli
Alpini
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di Beatrice A.
Pordenone
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Venerdì 9 maggio
sono venuti gli Alpini a Pordenone per l’87° Adunata Nazionale Alpini per fare festa fino a domenica 11 maggio .
Sono venuti da tutte le parti d’Italia e anche dall’estero, come dall’America ,
dalla Spagna , ecc. C’era anche un alpino che era venuto dalle isole Galapagos
.
Venerdì mattina,
mentre io stavo ancora dormendo, i miei nonni sono andati in centro a vedere l’alzabandiera.
Quando sono ritornati mi hanno raccontato quello che era successo. Mi hanno
detto che c’erano i gonfaloni di tutta la provincia di Pordenone con i sindaci
e che nel momento che alzavano la bandiera tutti hanno cantato l’inno
nazionale. Dopo sono andati a mettere la corona d’alloro ai piedi del monumento
“Al Milite Ignoto” che si trova in piazza Ellero.
I nonni mi hanno
regalato gli occhiali verdi da alpino e così quando sono ritornati me li sono
messi. Mi sono messa anche il vecchio cappello d’alpino del nonno che ha la
piuma d’aquila e due distintivi, uno della Compagnia di Bassano del Grappa e
uno della montagna con la piccozza e lo scarpone.
Poi sono uscita con mia mamma e mia nonna a fare una
camminata. Ho visto tanta gente, tanti alpini, tante tende grandi e piccole in
diversi posti della città, anche vicino al fiume. Nel Parcobaleno ho visto
anche degli uomini che stavano montando una tenda e ho voluto guardare come
facevano. C’erano dei chioschi dove si poteva mangiare, così mia mamma si è
presa un caffè, mia nonna un bel panino e io ho mangiato la pasta con il
cioccolato. C’erano tante bancarelle dove vendevano molte cose e a me piaceva
il cuscino dove c’era scritto “Viva gli Alpini”. Per la strada ho visto anche
delle vecchie moto con persone sedute che facevano un suono molto forte come
una sirena. Mia nonna mi ha detto che era come quello che durante la guerra
dava l’allarme per le bombe. Mentre ritornavo a casa, vicino al ponte di legno,
ho visto un mulo degli Alpini legato a
un palo. Sembrava un po’ stanco. E vicino all’edicola di Borgomeduna c’erano
degli Alpini che cantavano.
Il giorno dopo,
nel pomeriggio, mentre ero a casa e stavo facendo i compiti, ho sentito un
rumore assordante, sono uscita sul terrazzo e ho visto un elicottero tutto
rosso con una scritta bianca sui fianchi che non sono riuscita a leggere bene
perché girava troppo veloce. Mi sembrava che ci fosse scritto “Viva gli
Alpini”. Poi alla sera sono uscita un po’ con mia mamma per andare a comprare
il cuscino che mi piaceva tanto così potevo dormire sognando con gli Alpini.
Per strada ho visto un carro bellissimo che aveva un grande cappello d’Alpino,
non con la piuma d’aquila ma con la piuma di corvo, e davanti un bastone con
sopra l’aquila. C’erano anche alcune bande di Alpini che suonavano, ma la
musica era così forte per le mie orecchie che ho voluto ritornare a casa
subito.
Domenica invece,
alla mattina, dopo la messa, sono andata a vedere un po’ la sfilata degli
Alpini. Tutti marciavano accompagnati dalle bande musicali e portavano degli
striscioni dove c’era scritto il luogo da dove venivano. C’era un gruppo di
Alpini con i cani da salvataggio al guinzaglio. Poi c’erano altri vestiti di
bianco con gli sci in spalla e mia nonna mi ha detto che erano quelli del
soccorso alpino per aiutare quando succede una valanga. E’ stato bello poi
vedere gli aerei “Frecce Azzurre” che
volando nel cielo formavano la bandiera italiana.
Prima di
ritornare a casa , alle due del pomeriggio, sono andata con mia mamma alla
gelateria Zampolli e così ho visto passare lì vicino un Alpino a cavallo.
Ho continuato a vedere gli Alpini alla televisione.
E ho visto che alla sera hanno preso tanta pioggia perché era venuto brutto
tempo. Per ultimi hanno sfilatogli Alpini di Pordenone e degli Alpini che portavano uno striscione
dove c’era scritto “Arrivederci all’Aquila